PERIODO: 2012-2013 (ultimato)
COMMITTENTE: MOMA ceramiche
NATURA PRESTAZIONI EFFETTUATE: Progetto degli interventi urgenti di messa in sicurezza in seguito
al sisma di maggio 2012, studio della vulnerabilità sismica dello stato di fatto e progettazione degli interventi
di riparazione dei danni di miglioramento sismico
DESCRIZIONE DEL LAVORO SVOLTO
Il capannone oggetto di intervento si trova nel comune di Finale Emilia, pesantemente colpito dagli eventi sismici del maggio
2012.
Il capannone si trova nella zona artigianale di Finale Emilia, è realizzato da più corpi di fabbrica: l’edificio è costituito da un blocco
in c.a. realizzato in opera nel 1974 (Corpo A). Successivamente sono stati realizzati degli ampliamenti tra il 1990 e il 1991 (Corpo
B, Corpo C e Corpo D) con struttura prefabbricata. Nel 1994 è stato realizzato un ulteriore ampliamento sempre in c.a.
prefabbricato (Corpo E). Oltre a questi fabbricati in calcestruzzo armato è presente una struttura in acciaio (Corpo F) a ridosso
del fabbricato centrale.
Il Corpo A ha una struttura in c.a. a 6 moduli di 45 m ciascuno con pilastri di sezione40x40 cm alti 6 m che sorreggono le travi
principali con luce di 5 m. La presenza di giunti di alcuni centimetri tra i vari moduli ha causato in vari casi un martellamento. Su
queste travi sono stati realizzate una serie di reticolari in calcestruzzo debolmente armato di luce 20 m a interasse 2.50 m. La
copertura è realizzata con una soletta nervata in c.a. in semplice appoggio da un arco all’altro. La copertura risulta molto leggera
e questo ha permesso alla struttura di non subire forti danni, nonostante alcuni elementi della soletta di copertura si siano
leggermente spostati.
Per quanto riguarda il Corpo B e il Corpo C, queste sono strutture successive realizzate in aderenza e interagenti con il Corpo A,
per cui nella valutazione della vulnerabilità sismica è stato considerato un unico modello. Il Corpo D è stato realizzato nello
stesso periodo ma con struttura prefabbricata (analogamente ai Corpi B e C)con dimensioni rilevanti: la copertura infatti si trova a
circa 15 metri di quota; quest’ultima ha subito scorrimenti dei tegoli sulla loro sede di appoggio molto evidenti, proprio per le forti
oscillazioni che i pilastri hanno subito.
In dettaglio il lavoro si è articolato nei seguenti punti:
Progetto degli interventi urgenti di messa in sicurezza
Analizzando le principali vulnerabilità esistenti per tale tipologia di
fabbricati e i danni riscontrati in seguito al sisma sono stati progettati presidi atti ad eliminare tali vulnerabilità locali quali il
ribaltamento di pannelli di tamponamento, a ripristinare i collegamenti tra le travi ed i pilastri e tra gli elementi di copertura e le
travi stesse
Indagine conoscitiva della struttura e indagini diagnostiche:
Per gli elementi resistenti non verificati allo stato di fatto, si propongono interventi di
consolidamento statico e adeguamento sismico in modo da raggiungere il livello di
sicurezza richiesto dalle normative vigenti.
Studio del comportamento a carichi verticali e sismici - Stato di Fatto: Realizzando un modello di calcolo agli elementi finiti,
sottoposto ad analisi numeriche di tipo lineare, sono stati valutati il comportamento a carichi verticali e il comportamento sotto
azioni sismiche della struttura. Sulla base dei risultati ottenuti sono state effettuate le verifiche di resistenza sui vari elementi
resistenti.
Proposte di intervento e valutazione del miglioramento - Stato di Progetto: Per gli elementi resistenti non verificati allo stato
di fatto, si propongono interventi di consolidamento statico e adeguamento sismico in modo da raggiungere il livello di sicurezza
richiesto dalle normative vigenti.
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