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INTERVENTO DI RESTAURO CONSERVATIVO E MIGLIORAMENTO STRUTTURALE DEL TEATRO COMUNALE "EBE STIGNANI" DI IMOLA
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Andrea Benedetti
Dipartimento DISTART, Università di Bologna
Alessandro Bettini
Architetto, Progettista e Direttore Lavori Architettonici, Coordinamento generale
Alessandro Battaglia
Direttore Tecnico Impresa Res.In.Tec. Italia
Il teatro di Imola intitolato ad Ebe Stignani, è un raro
esempio di teatro a pianta ellittica tra quelli esistenti in
Italia; inoltre, particolarità nella particolarità, è ricavato
all’interno di una chiesa gotica, la chiesa superiore di San
Francesco realizzata nel XIV secolo e requisita, insieme a
gran parte dei beni ecclesiastici, in epoca napoleonica.
La chiesa era realizzata sul lato sud del chiostro del convento
dei frati francescani, insolitamente vicina al convento
dei domenicani poco più in là, oltre l’attuale via
Quarto.
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VERIFICHE DI SICUREZZA
ED INTERVENTI
DI CONSOLIDAMENTO
DELLA CHIESA
DI S. MARTINO IN CASOLA
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Andrea Benedetti
Dipartimento DISTART, Università di Bologna, Viale Risorgimento
2, Bologna
Enrico Mangoni
Dipartimento DICEA, Università di Firenze, Santa Marta, Firenze
Martina Montesi, Elisa Steli
Benedetti & Partners, Via Orioli 23, Bologna
La chiesa di San Martino in Casola è un edificio in muratura
la cui costruzione risale per la parte più antica ai primi primi
anni del 1800. Successivamente, numerose modifiche
e ampliamenti sono stati introdotti, fino ad arrivare alla
configurazione attuale che si è consolidata con le riparazioni
eseguite successivamente alla II guerra mondiale.
L’edificio presenta una navata centrale sulla quale si
aprono due cappelle su ogni lato, ed un’abside semicircolare.
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CONSOLIDAMENTO CON MATERIALI COMPOSITI FIBRORINFORZATI DI STRUTTURE IN CALCESTRUZZO DIFETTOSE O DETERIORATE
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Andrea Benedetti
Dipartimento DISTART, Università di Bologna, Viale Risorgimento
2, Bologna
Riccardo Di Nisio, Martina Montesi, Elisa Steli
Benedetti & Partners, Via Orioli 23, Bologna
Il problema del mantenimento dell’efficienza statica di
una costruzione esposta ad azioni ambientali presenta
molti aspetti non del tutto chiariti, soprattutto per la
grande varietà di combinazioni tra materiali da costruzione,
inquinanti chimici, umidità e fattori geometrici
che si possono avere in pratica.
L’eurocodice EN 1992-1.1 (2002) presenta nelle sue
appendici molte indicazioni di tipo progettuale, ma
come appare dalla conoscenza che abbiamo dei meccanismi
di degrado del calcestruzzo e corrosione delle
armature, la densità del calcestruzzo ed il copriferro
adottato per le armature sono i fattori preminenti per
ottenere un manufatto destinato a durare nel tempo.
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RIPARAZIONE DI VIADOTTI
DETERIORATI DA AZIONI AMBIENTALI
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Andrea Benedetti
Dipartimento DISTART, Università di Bologna, Viale Risorgimento
2, Bologna
Riccardo Di Nisio, Martina Montesi, Elisa Steli
Benedetti & Partners, Via Orioli 23, Bologna
Il problema del mantenimento dell’efficienza statica di una costruzione
esposta ad azioni ambientali presenta molti aspetti
non del tutto chiariti, soprattutto per la grande varietà di combinazioni
tra materiali da costruzione, inquinanti chimici, umidità
e fattori geometrici che si possono avere in pratica.
Nelle sue appendici, l’Eurocodice EN 1992-1.1 (2002) presenta
molte indicazioni di tipo progettuale ma, come appare dalla
conoscenza che abbiamo dei meccanismi di degrado del
calcestruzzo e della corrosione delle armature, la densità del
calcestruzzo e il copriferro adottato per le armature sono i fattori
preminenti per ottenere un manufatto destinato a durare
nel tempo (si veda il manuale AFGC, 2003)..
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